Ci sono alcune semplici regole, che se rispettate dall’olivicoltore,
permettono di ottenere olio di ottima qualità. In Italia, soprattutto in alcune regioni, ci sono particolari
condizioni climatiche e particolari cultivar, che rappresentano valori aggiunti
per l’ottenimento di un ottimo olio. Le cultivar di olivo presenti nel nostro
paese sono 538, una ricca biodiversità che rende i nostri oli unici al mondo. Anche in queste regioni
però, come nelle altre aree con minore vocazione olivicola, si posso produrre
oli con presenza di difetti – in mancanza del rispetto delle “semplici regole”.
Il mio olio? Migliore del mondo
Apprendo con molta gioia e orgoglio le parole del Direttore di Olio Officina Magazine, Luigi Caricato, che ha pubblicato sul Magazine un mio messaggio. Razzismo o
incultura? La paura degli oli esteri. Così ha titolato l’articolo, ponendo l’attenzione su coloro che
hanno trasmesso il virus contagioso della denigrazione dimostrando di voler
nascondere le proprie responsabilità di fronte al proprio fallimento totale di
ben trent’anni. Coloro - dice Caricato - gettano discredito, ma sono i veri
colpevoli del degrado.
125 anni di Cultura e Tradizione, l'evento dell'Istituto Tecnico Agrario di Piedimonte
Cassandra de’ Capua Gaetani sostenne la spesa necessaria per riattare l’edificio ed ospitare il Convento dei Cappuccini, 300 Ducati, era l’anno 1577. L’edificio, poi attraversato e caratterizzato da tanti eventi successivi e mille vicissitudini, fu consegnato al Comune dopo la confisca per la Legge evasiva, il 2 ottobre 1867. Gli ultimi frati cappuccini lo abbandonarono nel 1883. Per i lavori di adattamento a sede scolastica, il Comune prese dalla Cassa Depositi e Prestiti la somma di ottantamila delle vecchie Lire e mise a disposizione anche dei terreni di proprietà. E’ passato molto tempo, fra qualche giorno precisamente 125 anni. Era il 12 Luglio 1888, quando con Regio Decreto n. 5644, venne istituita in Piedimonte d’Alife (poi “Matese”) la Regia Scuola Pratica di Agricoltura, una delle prime in Italia, che inizio le attività didattiche l’anno successivo.
Fine della storia. La Mongiello è Legge
L'Unione Europea, con la notifica 2012/650/I del 21 Novembre 2012, decise di sospendere per un anno l’efficacia della Legge
Mongiello adottando la procedura Tris. Finalmente la detta sospensiva è
scaduta, e da Venerdì 22 Novembre 2013 la Legge Mongiello è cogente. Ne sono
accadute tante, fra interpretazioni e perplessità, ma è certo che la Legge da
oggi va rispettata da tutti.
E’ utile ricomprendere alcuni dei punti
salienti contenuti nella Legge Mongiello: dimensione
dei caratteri minimo di 1,2 mm per la designazione dell’origine, gli stessi dovranno essere ben visibili e distinguersi dal
colore di fondo dell’etichetta.
L'olio, domande e risposte
Quante domande ci poniamo ogni giorno sull’extravergine? Tante, vi
assicuro tante. E proprio ieri sera, in occasione di un incontro sull’olio tenutosi a
Raviscanina in provincia di Caserta, ne ho avuto la conferma. La conferma che
su questo prodotto c’è tanta tanta confusione. E così, di corsa, stamattina, ho
voluto concludere un lavoro che da qualche mese stavo preparando. Nessun lavoro
particolare, ho voluto dare risposte a tutte le domande che consumatori e non
solo mi fanno più spesso, dove credo ci siano più dubbi, una serie di interrogativi
da consultare per chiarire degli aspetti importanti.
Koinè fra i migliori al mondo
E’ proprio così, fra i migliori oli al mondo c’è – anche quest’anno
– Koinè, l’extravergine prodotto
dall’azienda olivicola di Benedetta Cipriano. Ricevuta la notizia della pubblicazione nella prestigiosa guida
internazionale Flos Olei - guida al mondo dell’extravergine
2014, scatta l’orgoglio e la
consapevolezza di aver fatto un gran bel lavoro.
Per l’azienda Cipriano questa rappresenta una bella conferma,
tenuto conto che anche in Flos Olei 2013 era
presente fra i migliori oli al mondo. E lasciatemelo dire, anche per me è
motivo di orgoglio, il Koinè l’ho visto nascere e crescere, è un percorso che seguo da tanti
anni. Dall’inizio.
La qualità è pura e si sente
Quanto mi piace valorizzare e scrivere, quando incontro sapori e
profumi eccellenti. Realizzare un olio da varie cultivar e dal profilo
sensoriale esemplare è una piccola impresa.
Civitillo Maria Filomena è titolare di una azienda olivicola, ad Alvignano, in provincia
di Caserta, e da un paio anni si è impegnata nella produzione di olio da olive di
qualità. A scanso di equivoci, sembra giusto osservare che Maria è stata coadiuvata dall’amico ed eccellente produttore di ottimi
extravergini Franco Cassetta, titolare
dell’azienda olivicola Badevisco e con il quale tuttora continua a collaborare.
Olio e Ristorazione: quale futuro?
Dopo la presentazione a Piana di Monte Verna (Ce) e gli autorevoli interventi del prof. Raffaele Sacchi, docente di Scienze e Tecnologie Alimentari all’Università Federico II di Napoli - presso la facoltà di Agraria - e del Presidente Slow Food Campania Gaetano Pascale, ‘A Marrachiglia, l’iniziativa promossa dalle quattro Condotte Slow Food (Matese - Massico e Roccamonfina - Valle Telesina - Volturno) per cercare di creare un legame tra produzioni olivicole e mondo della ristorazione, terrà il suo compimento nella suggestiva cornice di Villa Ortensia - Alvignano (Ce). Il 25 Novembre infatti, alle ore 18:00, avrà inizio un workshop su produzioni olivicole e ristorazione di qualità riservato a ristoratori, produttori e stampa specializzata. Alle ore 20:30 invece avrà inizio la degustazione degli oli della nuova campagna olearia e la realizzazione di alcuni piatti creati dai quattro cuochi delle rispettive condotte.
Chef Gianluca Pelusi,
condotta slow food Matese;
Chef Pietro Balletta,
condotta slow food Massico e Roccamonfina;
Chef Dino Masella,
condotta slow food Valle Telesina;
Chef Lorenzo Pascarella,
condotta slow food Volturno.
Saranno infine presenti le aziende olivicole:
Azienda agricola Girardi di Francesco Girardi Sant’Angelo di Alife
(cultivar Tonda e Frantoiana)
(cultivar Tonda e Frantoiana)
Azienda agricola Cipriano di Benedetta Cipriano Piedimonte Matese
(cultivar Tonda)
(cultivar Tonda)
Azienda agricola Badevisco di Franco Cassetta Sessa Aurunca
(cultivar Itrana)
(cultivar Itrana)
Azienda agricola Monte della Torre di Alberto e Antonio Marulli Francolise
(cultivar locali)
(cultivar locali)
Azienda agricola Capolino
Perlingieri di Alexia Capolino
Perlingieri Castelvenere
(cultivar Ortice)
(cultivar Ortice)
Cooperativa Olivicola del Titerno San Lorenzello
(cultivar Racioppella)
(cultivar Racioppella)
Azienda agricola Tutuni al
monticello di Gaetano Cenname Vitulazio
(cultivar Corniola)
(cultivar Corniola)
(cultivar Caiazzana)
Una piacevole scoperta
A Pisa, in occasione dell'ottava Festa della Cultura Calabrese, ho
scoperto l’eccellente olio extravergine Frantoio Converso. Una piacevole scoperta.
L’azienda sorge a Rossano Calabro, fra il mare ionio e le colline presilane, dove l’olivicoltura ha
una notevole rilevanza socio - economica. Conosco abbastanza quel territorio,
ci sono stato per anni in vacanza, e devo dire che l’olivo imprime la sua
autorevolezza nell’intero ambiente.
Frantoio
Converso è un olio - a mio parere - eccezionale,
ho assaggiato anche la riserva, a conferma del grande
lavoro e della grande attenzione che di certo questa impresa impiega per la
produzione del proprio extravergine. Grande lavoro e grandi attenzioni dunque,
senza le quali non puoi produrre un grande olio. Non conosco la famiglia, ma
appena visiterò di nuovo Rossano Calabro andrò a visitare la loro azienda.
Olio, De Girolamo: fatto un altro passo per la tutela del Made in Italy
“Le modifiche approvate dalla Commissione europea,
fortemente sostenute dall'Italia, favoriranno la prevenzione ed il contrasto
delle frodi in un settore strategico del Made in Italy. Siamo molto
soddisfatti, perché è necessario continuare sul percorso intrapreso a difesa
della trasparenza e della qualità del prodotto, tanto a livello comunitario
quanto nazionale. Il settore dell'olio d'oliva rappresenta un patrimonio
importante per il nostro Paese e per questo va tutelato e valorizzato”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato l'approvazione, all'unanimità, delle modifiche al regolamento (CEE) n. 2568/91, avvenuta nel corso del Comitato di gestione OCM Unica - ortofrutta e olio di oliva del 5 novembre 2013.
La Commissione ha in particolare recepito le decisioni del Consiglio Oleicolo Internazionale per quanto riguarda i metodi per la determinazione degli "etil esteri", in sostituzione del metodo di calcolo degli "alchil esteri", facilitando in tal modo le azioni volte alla prevenzione di pratiche fraudolente.
I limiti di etil esteri consentiti sono stati fissati con un decremento graduale: 40 mg/kg per la campagna 2013/2014, 35 mg/kg per il 2014/2015 e 30 mg/kg per le campagne successive; ciò comporterà quindi che la determinazione dell'olio extravergine di oliva passerà progressivamente verso parametri più restrittivi, ma maggiormente rappresentativi della qualità del prodotto.
Sono state inoltre apportate talune modifiche in materia di campionamento degli oli di oliva, nonché per la valutazione organolettica degli oli di oliva e nel metodo per il rilevamento degli oli estranei negli oli di oliva noto come "metodo globale".
Il regolamento entrerà in vigore dal 1° marzo 2014; tuttavia, i prodotti legalmente fabbricati ed etichettati, immessi in libera pratica prima di tale data, potranno essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte.
Fonte: Ufficio Stampa
Mipaaf
A Caiazzo, il Progetto Alto Casertano...go easy!
Arriverà Venerdì
15 Novembre alle ore 17:30,
nella Sala Consiliare del Comune di Caiazzo, in piazzetta Martiri caiatini, la conferma dell’unione fra il territorio e i suoi prodotti. In
particolare l’olio.
Promosso dalla rete degli Sportelli
Informativi del Gal, un nuovo progetto, per tutto il territorio e nello specifico a
favore di chi questa splendida Terra, corredata di tutte le sue peculiarità,
ancora non la conosce o la conosce troppo poco. Si chiama Alto Casertano…go easy!
La presentazione del progetto sarà
impressa nel programma della bella manifestazione organizzata dall’Associazione
Nazionale Città dell’Olio - GirOlio - che avrà tre giorni di attività nella città di Caiazzo, tutti
dedicati all’olio, con gli interventi del Coordinatore del Gal Consorzio Alto
Casertano Prof. Pietro Andrea
Cappella e del mio intervento, in qualità di responsabile
dello sportello informativo di Caiazzo. Seguirà l’intervento del Dott. Francesco Sabatino in qualità di Responsabile delle
domande di aiuto del Settore Tecnico Amministrativo Provinciale Agricoltura e
Ce.P.I.C.A. di Caserta.
L'America sta arrivando (?)
Gli Americani ormai li conosciamo. Negli ultimi dieci anni hanno fatto
enormi sacrifici, hanno affrontato gli amanti della buona cucina - per i quali
valeva la pena acquistare solo oli extravergini mediterranei o meglio italiani - ed hanno piantato migliaia di nuovi ulivi, anche originari dei nostri
territori, producendo oli di ottima qualità e anche a prezzi minori. Cresce quindi, in America, il consumo di olio extravergine prodotto in
loco, grazie al prezzo competitivo e alla politica volta al sostegno
dell’agricoltura locale, ai posti di lavoro che la stessa produce e alla
possibilità di avere un prodotto più fresco. Si fa molta attenzione alla
conformità dei prodotti d’importazione che arrivano e si fa molta buona politica
per portare il consumatore a cambiare la rotta nella dinamica degli acquisti.
Extravergine da olive, produzione artigianale
Ci siamo cimentati, quasi tutti ormai, verso l’etichettatura del proprio olio da olive. Sta diventando una moda, bella, che sa di innovazione, di valore assoluto. Però: l’olio da olive “artigianale” resta pur sempre un prodotto che a me suscita emozione, non so spiegare, mi sa di storia, di manifattura antica. Mi dispiacerebbe se un giorno nessuno lo producesse più. Oggi ho ricevuto un regalo, un boccione con cinque litri di olio artigianale - quello che si vede in foto - omaggio di una signora anziana che mi vuole bene e che ogni anno mi regala un po’ d’olio. Dice che lo devo far mangiare al bimbo perché è “olio nostro”, fatto in casa, biologico, genuino. E come si fa a non accettarlo: quando le cose si offrono con il cuore si accolgono con il cuore. Ora vi state chiedendo com'era, e ve lo dico: difetto di riscaldo dovuto ad una inopportuna conservazione delle olive e difetto di avvinato dovuto ad una degenerazione fermentativa dell’olio.
Per un bouquet aromatico eccellente, raccogliere le olive di notte
Sarà
vero?
Ieri
l'ho visto in tv, a Rai Uno - Linea
Verde. Sia chiaro, l’iniziativa e l’evento che
hanno creato ad Ugento (Le) sono originali, anche in termini di visibilità per
l’olivicoltura salentina, che ne ha tanto bisogno. E complimenti alla azienda
olivicola Forestaforte
di Gagliano del
Capo che ha ospitato l’evento e che ricerca nuove
prospettive per preservare la qualità organolettica dell’olio da olive
prodotto.
Finché
si tratta di sperimentazione, con le
Università e gli Istituti di Ricerca, per valutare l’incidenza delle
temperature ambientali sulla intensità e le caratteristiche sensoriali
dell’olio estratto, sono d’accordo anch’io. Ma dopo, ottenuti i risultati – parere
personale – è una attività che non può avere alcun
seguito, se non quello di creare “l’evento” annuale per la promozione del
territorio. Che non è poco!
Anche
perché questo risultato lo otteniamo, nel nostro territorio, già da qualche
anno, semplicemente raccogliendo le olive e portandole al frantoio dopo qualche
ora (massimo due o tre). Sinceramente, raccogliere le olive di notte, significa
organizzare prima il cantiere, lavorare con scarsa visibilità, avere difficoltà
nella gestione delle olive raccolte per poi arrivare alla molitura comunque
dopo qualche ora. Nelle cassette le olive comunque tendono a riscaldarsi un
po’.
Comunque
sono sincero, attendo curioso il risultato dell’azione di ricerca promossa da Coldiretti Lecce
e concertata con l’Università del Salento, l’Ispa Cnr, il Multilab della Camera
di Commercio, l’Università di Perugia e Unaprol.
Se
tutto questo rappresenta innovazione?
Se
sono percorsi avanguardistici? Curioso, attendo.
L'olivagione del Matese, negli oliveti di Benedetta
La
raccolta delle olive è un momento speciale.
Sembra
un frutto nato apposta per unire, la famiglia, gli amici, le persone, giornate
intere. Nel Matese,
ai confini col Molise, ci sono gli olivi di proprietà della famiglia Cipriano.
I frutti, al giusto grado di maturazione, vengono raccolti e portati al
frantoio dopo poche ore. Il nuovo Koinè
è servito, fruttato medio con un livello medio di amaro e piccante, sentori di
erba e carciofo con leggere note di pomodoro e mandorla fresca. Quest’anno un
particolare, nonostante l’annata poco favorevole, sentore floreale che ricorda
il giglio. La Tonda del Matese sorprende sempre.
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