Se pensiamo al passato, alla storia, notiamo che molti prodotti
alimentari hanno subito una massiccia evoluzione, soprattutto della materia
prima che è passata da prodotto commodity
a prodotto con un marchio di origine e tutela. Il vino da questa evoluzione ne
è uscito vincitore, il consumatore oggi è in grado di distinguere le diverse
fasce di prezzo a seconda della diversa qualità, delle differenze fra i diversi
vini. Sul mercato internazionale invece notiamo che il consumatore non pone
molta fiducia nell’olio extravergine, non è infatti disposto a pagarlo cifre
nettamente superiori al semplice olio di oliva raffinato. In Italia viviamo
situazioni di controsenso assoluto in cui
l’olio extravergine sfuso molto spesso si colloca - come prezzo - al di sotto
dell’olio di oliva raffinato.
Purtroppo ancora oggi abbiamo difficoltà a comunicare alcune
caratteristiche tipiche dell’extravergine, facendo difficoltà a
commercializzare prodotto autentico e di qualità. L’olio ricavato dalle olive è
un prodotto molto molto complesso ma possiamo semplificare dicendo che ciò che
fa la differenza fra gli extravergini è sostanzialmente la chimica. L’extravergine autentico va consumato
certamente per piacere ma anche e soprattutto come investimento per la propria
salute, perché sono davvero tanti gli effetti terapeutici dell’olio, a
partire dagli antiossidanti. Sono tre tipi quelli particolarmente attivi
nell’olio extravergine di qualità: Vitamina
E, Biofenoli e Squalene.