L’olio extravergine non è un banale condimento. Se non ha il suo bouquet aromatico è identico agli altri e non fa differenza

Per molti (forse per troppi) l’olio è un banale condimento, più il sapore è piatto e meglio è, altrimenti non piace, crea subbuglio al piatto o all’insalata. Bene, sono felice di comunicarVi – e credetemi sulla parola – che non è affatto così. L’extravergine va abbinato ad ogni singolo piatto, ad ogni pietanza, sugli antipasti, sui primi, sui secondi, sui dolci e così via. Sempre un olio diverso, con il suo bouquet aromatico da percepire e gustare. Lo so, non tutti hanno la capacità di abbinare un olio e soprattutto non tutti hanno la cultura di farlo, ma è molto semplice e anche un po trendy, oltre ad essere molto elegante.

A proposito, lo avete mai provato con la mozzarella? Dio, è fantastico! Al Buonolio Salus Festival di quest’anno abbiamo abbinato alla mozzarella DOP del caseificio Il Casolare di Alvignano l’extravergine Monte della Torre di Alberto Marulli. Io la mozzarella la mangio sempre con “abbinamento extravergine”, ma di questo accostamento vi parlerò nei prossimi giorni!

Torniamo a noi. Immaginate di avere degli amici a cena a casa e proporre loro 4 o 5 diverse bottiglie di extravergine di qualità, ognuno con sentori e profumi diversi e magari spiegare loro anche le differenze, la provenienza, la storia di quell’olio e di quell’altro, perché pizzica e perché è amaro, che il colore non è indice di qualità, che cosa sono i polifenoli e quante altre cose. E’ stupendo vero? Si, c’è tutto un mondo intorno all’ulivo e all’olio, specie in quest’ultimo, quando è extravergine.

Immaginate invece di avere degli amici a cena a casa e proporre loro un unico olio sulla tavola, magari di bassa qualità, senza profumi quindi piatto o con odori sgradevoli, inosservato, magari la bottiglia è unta, senza identità territoriale, una miscela di oli comunitari o extracomunitari. Cosa c’è da condividere e da raccontare? Nulla. All’olio d’oliva vi dedicate poco e date poca importanza, nell’elenco delle cose da comprare è sempre l’ultimo, desistete all’idea che possa essere un acquisto importante anche dal punto di vista culturale. Agli altri prodotti invece, storicamente anche meno importanti, date grande importanza e vi impegnate ad acquistarli di qualità, possibilmente biologici e del territorio. Ah!, e non provenienti dalla terra dei fuochi. Però che l’olio non sia di grande qualità o che provenga da chissà dove non ve ne può fregare di meno. Non capisco, ma vi capisco.

La grave mancanza invece sarebbe quella di non proporre nessun olio.

Nessun commento:

Posta un commento

IN EVIDENZA

Nasce Antico Podere Matesino, un'azienda giovane al passo coi tempi

È sempre un piacere scrivere di coraggio, di voglia di fare le cose, di non cullarsi sugli allori, di rischiare qualcosa per essere l...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...