La storica dimora dei Gaetani d'Aragona, che affaccia sul campanile
della chiesa di San Tommaso d'Aquino (detta anche di San Domenico) e su quella
del San Salvatore, è un immobile di indiscusso valore architettonico. E così,
da qualche mese, è nato un Comitato civico proprio per intraprendere azioni a
favore del recupero di questo straordinario Palazzo vecchio e decadente che
sorge e domina nella zona collinare di San Giovanni, dove sorge l’omonimo
quartiere. Siamo a Piedimonte Matese, in provincia di Caserta.
Palazzo Ducale è la più importante testimonianza di pietra del passato
d Piedimonte.
L’obiettivo primario, perciò, è al momento quello di portare
all’evidenza dell’opinione pubblica questo grave stato di cose, anche attraverso
la campagna Fai “I luoghi
del Cuore”. Non è l’unico beneficio derivante dalla
campagna FAI “I luoghi del Cuore” quello
di ottenere solo 50.000 euro: infatti, oltre a diventare formalmente luogo
protetto dal FAI, qualora si raccogliessero almeno 1.500 voti (già raccolti -
d’altronde) il sito avrebbe diritto di accedere al bando di Intesa San Paolo -
in collaborazione con il Mibact - per beneficiare di un intervento diretto da
parte della stessa Fondazione Intesa San Paolo, bando che prevede - tra l’altro
- il recupero/restauro/riqualificazione/promozione/valorizzazione del sito e
che sarà pubblicato nel mese di marzo 2017.
Qualora, infine, il Palazzo Ducale di Piedimonte Matese risultasse
beneficiario di uno stanziamento di “soli” 50.000 euro, ben venga anche la mera
salvezza di un solo decoro, di un solo angolo del giardino, di una sola parte
della fontana delle Aquile, di uno solo dei gradoni che conducono al porticato
cinquecentesco. Avremo almeno la certezza che l’impegno dei cittadini sarà riuscito
a salvare una minima traccia di ciò che, invece, l’indifferenza istituzionale
sta cancellando integralmente e per sempre. L’incessante azione di un crescente
numero di cittadini sta riuscendo a riportare attenzione su un bene del tutto
dimenticato, seppur assai rappresentativo della storia del Mezzogiorno
d’Italia.
Si lavora ad oltranza e senza fermarci finché anche le Istituzioni,
locali, provinciali e regionali non assumeranno precisi impegni in difesa di un
bene che merita rispetto e ben diverse sensibilità. Intanto chi vuole può
votare QUI.
QUI
il gruppo Facebook
QUI
la pagina Facebook
Nessun commento:
Posta un commento