Palazzo Ducale di Piedimonte, l’impegno dei cittadini

La storica dimora dei Gaetani d'Aragona, che affaccia sul campanile della chiesa di San Tommaso d'Aquino (detta anche di San Domenico) e su quella del San Salvatore, è un immobile di indiscusso valore architettonico. E così, da qualche mese, è nato un Comitato civico proprio per intraprendere azioni a favore del recupero di questo straordinario Palazzo vecchio e decadente che sorge e domina nella zona collinare di San Giovanni, dove sorge l’omonimo quartiere. Siamo a Piedimonte Matese, in provincia di Caserta.

Palazzo Ducale è la più importante testimonianza di pietra del passato d Piedimonte.

L’impegno civico portato avanti dai tanti cittadini, nasce quindi dalla esigenza di riportare attenzione su uno dei beni artistici e architettonici più preziosi in Italia, il Palazzo Ducale Gaetani d’Aragona di Piedimonte Matese, soprattutto alla luce della occasione perduta di utilizzare i 2.500.000 euro che la Provincia di Caserta, ente comproprietario dell’immobile, avrebbe potuto destinare alla prima messa in sicurezza della storica dimora. Fondi mai utilizzati e dunque andati perduti, poiché occorreva spenderli entro il 31.12.2015.

L’obiettivo primario, perciò, è al momento quello di portare all’evidenza dell’opinione pubblica questo grave stato di cose, anche attraverso la campagna Fai “I luoghi del Cuore”. Non è l’unico beneficio derivante dalla campagna FAI “I luoghi del Cuore” quello di ottenere solo 50.000 euro: infatti, oltre a diventare formalmente luogo protetto dal FAI, qualora si raccogliessero almeno 1.500 voti (già raccolti - d’altronde) il sito avrebbe diritto di accedere al bando di Intesa San Paolo - in collaborazione con il Mibact - per beneficiare di un intervento diretto da parte della stessa Fondazione Intesa San Paolo, bando che prevede - tra l’altro - il recupero/restauro/riqualificazione/promozione/valorizzazione del sito e che sarà pubblicato nel mese di marzo 2017.

Qualora, infine, il Palazzo Ducale di Piedimonte Matese risultasse beneficiario di uno stanziamento di “soli” 50.000 euro, ben venga anche la mera salvezza di un solo decoro, di un solo angolo del giardino, di una sola parte della fontana delle Aquile, di uno solo dei gradoni che conducono al porticato cinquecentesco. Avremo almeno la certezza che l’impegno dei cittadini sarà riuscito a salvare una minima traccia di ciò che, invece, l’indifferenza istituzionale sta cancellando integralmente e per sempre. L’incessante azione di un crescente numero di cittadini sta riuscendo a riportare attenzione su un bene del tutto dimenticato, seppur assai rappresentativo della storia del Mezzogiorno d’Italia.

Si lavora ad oltranza e senza fermarci finché anche le Istituzioni, locali, provinciali e regionali non assumeranno precisi impegni in difesa di un bene che merita rispetto e ben diverse sensibilità. Intanto chi vuole può votare QUI.

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Comitato civico “Recuperiamo Palazzo Ducale”

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