Quanto ci vuole per commercializzare un olio? Quali analisi sono obbligatorie?

Bene, ci risiamo e sono ben felice di rispondere.
Ho ricevuto - ieri sera - una mail con una richiesta di informazioni che vi riporto:

Buonasera dott. Nisio,
vi scrivo la seguente mail perché vorrei chiedere dei chiarimenti in merito all’imbottigliamento del mio olio, volevo chiederlo domenica 30 Marzo al convegno pomeridiano di Buonolio Salus Festival ma non ho avuto l’occasione anche se comunque c’è stato qualche intervento di alcuni produttori e ne avete parlato.

Sono coltivatore diretto e produco “potenzialmente” circa 1000 litri di olio extravergine di oliva e se ho ben capito non posso vendere il prodotto sfuso ma lo devo etichettare a norma di legge anche secondo alcune nuove normative. Oltretutto, devo fare delle analisi per legge? Se devo, quali analisi bisogna fare?  

Gentile Alessandro,
come promesso rispondo al Suo quesito sul mio Blog, soprattutto perché è una domanda frequente e che interessa molti produttori come Lei.
Innanzitutto è doveroso precisare che l’olio sfuso non si può commercializzare dall’anno 2002 (reg. 1019), ne ho parlato anche qui, l’olio quindi va confezionato a norma di Legge. Per imbottigliare il Suo olio dovrà organizzare un locale e renderlo idoneo e rispondente alle norme igienico - sanitarie e presentare una comunicazione di inizio attività al Comune completa della documentazione necessaria che poi sarà trasferita alla ASL di competenza per l’ottenimento del parere. Altrimenti dovrà servirsi di un frantoio e ritirare le bottiglie. Per quanto concerne le analisi non c’è l’obbligatorietà, nel senso che è Lei responsabile di ciò che commercializza ed è Lei a rispondere nel caso in cui, a seguito di un controllo, gli organi  preposti riscontrano elementi non rispondenti a quanto riportato in etichetta. Io consiglio sempre di effettuare una analisi chimica dei principali parametri (acidità, perossidi, analisi spettrofotometrica, etil esteri) e soprattutto una analisi organolettica o sensoriale (panel test) per essere sicuri della classificazione commerciale (olio extravergine, vergine ecc.). Un ultimo consiglio: se decide di realizzare una etichetta, tenga conto che entro la fine del 2014 entreranno in vigore nuove normative sull’etichettatura che riguardano principalmente la dimensione dei caratteri e di alcune diciture da collocare nello stesso campo visivo.

Ulteriori adempimenti
Dal 1 Gennaio 2014 c’è l’obbligo per gli olivicoltori di registrare le operazioni di carico e scarico mediante il sistema informatico Sian.

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