Di chi è quest'olio? Una questione di identità

Se questa foto fosse stata scattata nel 1960 potevo capirlo. Purtroppo siamo nel 2014, a Giugno, in una osteria di Terracina – provincia di Latina – che ha aperto da poco. Siamo stati a cena, locale molto carino, vini selezionati, personale cortese, pesce fresco e olio nelle santissime ampolle vietate dal 2006. Il presunto extravergine banalizzato sul mio tavolo era in cerca di identità, chissà chi lo ha prodotto e con quanta fatica. Ma possibile che nella ristorazione si continua imperterriti ad utilizzare le ampolle invece di proporre una carta dell’olio? L’olio di qualità va abbinato ai piatti come i vini per esempio, è un alimento caspita. Se tutta la ristorazione utilizzasse l’olio del proprio territorio nessuna azienda olivicola soffrirebbe, bastasse un po’ di senso civico e un po’ di rispetto per chi produce. E’ ora di crescere, non vi pare?

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