L'olio deve morire nel territorio in cui nasce


E' proprio vero, si cerca invano di commercializzare l’olio chissà dove, in quale parte d’Italia o del mondo. E’ la giusta osservazione fatta dal produttore e oleologo Francesco Girardi nel primo incontro fra produttori – tenutosi qualche mese fa – organizzato per discutere della fattibilità di richiedere un marchio di qualità per l’olio della provincia di Caserta. Sosteniamo con forza che l’olio prodotto in un territorio deve morire nello stesso territorio in cui nasce, non solo perché sarebbe un grande gesto di onestà e rispetto se tutta la ristorazione utilizzasse l’extra vergine di qualità delle aziende locali, ma anche perché gli extravergini prodotti in un determinato territorio uniscono fortemente i piatti della tradizione – quelli elaborati nei secoli dalle nostre nonne. Non per rinunciare agli altri oli, assolutamente, ma il cuoco o chef per esempio ignora completamente gli oli territoriali preferendo molto o troppo spesso oli di bassa qualità.


di Vincenzo Nisio - tutti i diritti riservati



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