…fino a quando arriveremo a screditare anche questo slogan che per tutti oggi è sinonimo di qualità. Perché ormai è molto, troppo tempo che leggo sul 95% dei prodotti “100% made in Italy” e ogni volta – anche a me – fa pensare alla garanzia, alla sicurezza, alla qualità senza eguali. E in realtà è proprio questo che dovrebbe essere il Made in Italy, garanzia di qualità e sicurezza alimentare, mentre si continua ad abusare della dicitura e a fregiarsi di questa firma straordinaria.
Certo, un po’ di campanilismo non fa certo male, ma è bene che si leghi a standard elevati di qualità garantita per chi lo acquista, perché altrimenti rischiamo che col passare del tempo neanche più questa firma sarà credibile.
Quante volte ci siamo imbattuti in prodotti italiani di qualità scadente? Io molte volte, l’ultima ieri sera, quando ho acquistato una bottiglia di olio extravergine di una nota azienda casertana, nuova, con ottime prospettive di crescita, ottimo packaging ma una qualità molto molto scarsa, considerando anche un pessimo rapporto qualità prezzo: 4,50 euro per una bottiglia di olio extravergine (riserva oro) da 25 cl. Con tutta onestà, non sopporto che un prodotto del genere si fregia del 100% italiano – non è giusto per chi produce nel rispetto di una cultura di prodotto che si contraddistingue nella storia centenaria di una nazione come l’Italia, conosciuta in tutto il mondo per il benessere e la qualità dei cibi.
Bisogna quindi fare attenzione, 100% italiano vuol dire che il prodotto proviene da agricoltura italiana ma non è certa la qualità, soluzione? Si dovrebbe “monitorare un pochino” la qualità dei prodotti di chi scrive la dicitura. E’ semplice.
Nessun commento:
Posta un commento