I tre sensi nella valutazione delle caratteristiche sensoriali degli oli extra vergini da olive

Gli organi di senso rappresentano il tramite grazie al quale l’organismo riceve e traduce informazioni dal mondo esterno. I tre sensi (vista, gusto, olfatto) funzionano secondo un meccanismo che prevede l’esistenza di uno stimolo il quale viene captato da cellule specifiche e quindi tradotto in un segnale elettrico che giunge al cervello dove viene decodificato.

La vista
È un senso molto allenato (fiducia nelle percezioni) ed è il senso che da un riscontro immediato, stabile, e non ci affatica affatto. Oltretutto è il senso che ci permette valutazioni a distanza e di esprimere termini facilmente comunicabili e condivisibili. La vista ci permette di valutare il colore e la limpidezza, ovvero l’assenza di torbidità. Normalmente l’olio può assumere colorazioni che vanno dal giallo paglierino al verde, più o meno intenso, ed il colore è dato da clorofille, feofitine e caroteni (luteina e ß-carotene) a secondo della loro prevalenza.

Il gusto
L’organo principalmente coinvolto nella percezione del gusto è la lingua. I bottoni gustativi sono contenuti in strutture specializzate, le papille gustative, che si presentano come delle protrusioni o pieghe. Le papille sono di diverso tipo: fungiformi, presenti prevalentemente nella parte anteriore della lingua (sulla punta e lungo i bordi), foliate, lungo i bordi della lingua, vallate, nella parte posteriore e filiformi con attività di tipo “tattile” e non gustativa. Le caratteristiche dell’olio vergine di oliva che influiscono sul gusto sono date dai composti fenolici (polifenoli o biofenoli). Sono le sostanze antiossidanti, molto importanti sia per la vita dell’olio che per la vita di chi ne consuma, in quanto – come sappiamo – sono sostanze benefiche per il nostro organismo. Sono anche le sostanze responsabili dell’amaro e piccante dell’olio, perché interagiscono con le cellule gustative. L’amaro e il piccante, per chi ancora ne ha dubbio, sono attributi assolutamente positivi, li troviamo infatti negli oli vergini di oliva con un alto contenuti di polifenoli (almeno superiore a 350 mg/Kg di olio).

L’olfatto
L’analisi sensoriale è l’analisi di un prodotto mediante l’apparato sensoriale dell’uomo e l’utilizzo di opportune tecniche consente di esprimere giudizi affidabili scientificamente. Dal bulbo olfattivo vengono captate le sostanze volatili presenti nell’olio, che vengono trasmesse alle cellule nervose dell’apparato nasale. Queste sostanze volatili sono responsabili del flavour dell’olio vergine di oliva. L’alta quantità di alcuni composti volatili caratterizzano gli oli di oliva di alta qualità, questi vengono prodotti principalmente per ossidazione degli acidi grassi: enzimi endogeni delle piante sono responsabili dell’aroma positivo degli oli di oliva, mentre l’ossidazione chimica e l’attività microbica di enzimi esogeni portano entrambi alla formazione di composti volatili associati ai difetti sensoriali. I composti volatili vengono rilasciati in frangitura (circa 70-80%) e continuano a formarsi anche in gramolatura (circa 20-30%).

Il Panel Test è obbligatorio, è stato introdotto con il Regolamento CEE 2568/91 poi modificato dal Regolamento 796/02 - che sostituiva integralmente l’allegato XII del Regolamento 2568/91 - poi sostituito dal Regolamento CE 640/2008.

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