Vero è che lo Stato italiano non è stato in grado, fino ad oggi, di
fare controlli sulle ampolle nei ristoranti per estirpare il malcostume del
rabbocco. Detto ciò, credo personalmente che la Legge non sia una sconfitta
dello Stato, anzi, credo che sia un messaggio chiaro per chi fino ad oggi non
ha avuto né senso civico e né rispetto per produttori e consumatori. E’ stato
sfacciato e questa è un’iniezione di trasparenza.
Lo Stato non sarà in grado di fare controlli? Bè, vedremo. Non mettiamo
il carro davanti ai buoi, siamo fiduciosi per una volta. I tempi sono cambiati,
è cambiata l’attenzione all’olio e l’approccio con i grassi, proprio perché abbiamo
fatto cultura di prodotto.
Si, l’utilizzo dei tappi anti riempimento comporterà un’ulteriore spesa
per l’azienda, ma davvero possiamo pensare che una azienda non possa o non
voglia sopportare o supportare l’idea di spendere qualche centesimo in più per
tutelarsi? Inoltre c’è un dato: il
ristoratore “furbo” in media acquista, da una azienda olivicola, un numero di bottiglie limitato proprio perché
attua il rabbocco nelle stesse bottiglie con oli di dubbia provenienza e
identità. Con l’applicazione del tappo antirabbocco questo non è più possibile
e pertanto il ristoratore sarà obbligato ad acquistare più bottiglie dal
produttore. Fermo restando che bisogna continuare imperterriti a fare cultura
di prodotto, ad educare consumatori, ristoratori ed operatori del settore:
elementi indispensabili e fondamentali per il miglioramento del comparto.
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