La cultura dell'olio, al Giffoni Film Festival

Sarò io, domani, l'oleologo al Giffoni Film Festival. Sarò lì in qualità di consulente del Gal Alto Casertano, capofila del progetto Ruralità Mediterranea. Parlerò ovviamente di olio nella solita maniera insolita, chi mi conosce sa che non sono standard e che mi piace comunicare la cultura e la storia, prima di tutto. Gli uliveti, gli olivicoltori, il paesaggio, il passato, il presente, il futuro, l’olio. Con l’olio, soprattutto con quello extravergine di qualità, ci si può divertire con racconti, poesia, storie passate e con un pizzico di fantasie si entra dritti dritti in un mondo completamente sconosciuto.

E sapete quali oli saranno protagonisti domani? Quello di Enrico Migliozzi innanzitutto, il DOP Terre Aurunche, un olio straordinario che tutti dovreste provare per capirne il valore. Dalle varietà Sessana, Tenacella, Corniola e Itrana, quest’extravergine certificato DOP si esprime con un fruttato medio-intenso, amaro, piccante e deciso. Dal sito internet del produttore si legge che questo prodotto viene fuori dalle proprietà di un territorio unico al mondo, è un prodotto esclusivo. E’ così che so comunica l’olio e lo dico ringraziando pubblicamente l’ingegnere Enrico Migliozzi, che generosamente – favorendo la cultura dell’olio e la corretta informazione – ci ha omaggiato l’olio che assaggeremo domani nel laboratorio didattico. Oltretutto grazie proprio a questa persona, unico nell’area di riferimento a certificare il proprio olio, avremo la felicità di poter dire che anche noi - nel territorio del Gal Alto Casertano - abbiamo un olio a Denominazione di Origine Protetta (DOP) e non solo gli altri.

E poi, un extravergine che non può mancare. Il Koinè, di cui spesso ho parlato. E’ l’olio prodotto dall’azienda agricola di Benedetta Cipriano, un progetto partito qualche anno fa che oggi ha raggiunto un buon livello di qualità del prodotto e di visibilità. E’ una azienda tipo, tutti dovrebbero seguire l’esempio, ed è un’azienda che fin dal primo incontro sulla volontà di realizzare una IGP Campana per l’olio da olive ha dato il suo consenso. Nelle cose, è evidente, ci si deve credere. E’ un olio monovarietale di Tonda del Matese, autoctona del territorio dell’alto casertano, caratterizzato da un livello medio di fruttato, un livello medio di amaro e piccante, con sensazioni prevalenti di erba/foglia e carciofo e leggeri sentori di pomodoro e mandorla fresca. Provare per crederci.

Vi aspetto allora, domani, so già che ci sono tante prenotazioni  son felice.

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