Ad ottobre nasce il nuovo olio d’oliva, si prospetta una buona annata. Quest’anno ci sarà anche una nuova produzione: Terre dell’Angelo

Da circa 4000 anni il rituale si ripete, immutato nei secoli, tranne nella differenza - in alcuni casi - nel miglioramento delle tecniche di produzione. Quest’anno, se le temperature rimarranno medio alte e l’umidità resterà bassa, sarà una buona annata. Ritorneremo a produrre grandi oli, un riscatto. Nel frattempo in campagna si continua ad operare, attenti alle avversità, monitorando gli ulivi per ottenere il massimo e conseguire un prodotto di qualità.

C’è grande attesa nel passaggio, l’olio vecchio – prodotto nella scorsa annata – lascerà spazio a quello nuovo, con nuovi profumi e nuove sensazioni. Quest’anno, per la prima volta, produrremo l’olio extravergine di oliva Terre dell’Angelo. Il nome che abbiamo scelto è legato al culto dell’arcangelo Michele e poi vi spiegherò il motivo. E’ un progetto a cui io e Giandomenico abbiamo creduto fin dall’inizio insieme agli amici dell’azienda agricola Tenuta San Michele, Domenico e Matteo. Produrremo un monovarietale di Tonda del Matese, varietà autoctona del territorio matesino. Una parte degli ulivi sono quelli che vedete nella foto di apertura che ritrae un gruppo di persone durante un corso di potatura. Comunque stanno bene e le olive sono sane, ancora qualche settimana e saranno raccolte e molite. A breve vi presenterò la nuova etichetta, il nuovo logo che darà vita ad un’altra produzione di eccellenza.

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