IlluminArti. Fare ciò in cui si crede, credere in ciò che si fa

Non è per tutti, sia chiaro, soprattutto per coloro che ignorano le proprie radici, dimenticando talvolta anche da dove arrivano. Tuttavia chi vince è sempre chi crede in quello che fa, che sa quello che fa e soprattutto che rischia in quello che fa. Plausi, a chi organizza con coraggio rischiando ma imparando a sentire, a progredire, a cambiare, ad amare, a vivere; e plausi ai tantissimi piedimontesi che hanno mostrato grande affetto all'Associazione Culturale Byblos, organizzatrice dell'evento.

Illuminarti è un progetto, un'idea che sgorga dalle radici di un posto fantastico, quasi abbandonato all'avviso di poter rivivere. Un borgo fermo, immobile, che però per poche ore all'anno si mostra a quello che potrebbe davvero esprimere per un'area interna come quella del Matese. Una notte all'insegna dell'arte, della cultura, della musica e dello spettacolo ma soprattutto all'insegna della "luce", che racchiude tutto nell'ambiente magico ed emozionante dei vicoletti che saranno felici di accogliere i tanti artisti e riservare loro grande ospitalità. Il borgo si illumina ancora quindi, occasione di rappresentare nuovamente Piedimonte Matese in una veste fantastica ai tanti visitatori che come ogni anno hanno mostrato grande partecipazione. Occasione anche per riportare nella mente dei residenti, di chi ha vissuto quei posti, una memoria antica e vecchi ricordi dimenticati.

Bellissima l'idea di dedicare questa quinta edizione ad un grande personaggio che ha cambiato non solo l'economia, ma anche il tessuto sociale di Piedimonte. È Gian Giacomo Egg, imprenditore elvetico un po' dimenticato dai cittadini, che insieme ad altri colleghi ha fatto crescere il Sud Italia. Quella del cotonificio infatti è stata per 130 anni una delle maggiori industrie dell'Italia meridionale e senz'altro la prima nel Regno di Napoli, dove ebbe periodi di monopolio. Sono sicuro che gli organizzatori hanno riservato interessanti sorprese su questo argomento e quindi l'attesa è grande, almeno per me.

Vorrei concludere, per non dimenticare, con questo bel pensiero ai "luoghi di Aurora Sanseverino Gaetani" che Gianfrancesco D'Andrea - padre di questo evento - scrisse nel 2013, in occasione della seconda edizione di IlluminArti.

“Paesaggi d’allora, il tempo che fu, tra le domeniche al sapore di cavati al sugo, un pigro sole del meriggio, i poveri giochi sopra il silenzio delle strade. E prima ancora i fasti di un’epoca dotta, le arti e la poesia, la lettura e i talenti del Regno. Una corte illuminata, giocosa, nobile stirpe, l’abbraccio di Aurora sulla sua Città, gli occhi lungimiranti protesi al suo teatro, ai convivi, alle prose, a oniriche reali visioni. Del bello di un tempo resta l’abbandono dell’oggi, qui, tra le antiche volte, tra le macerie appesantite dallo sfregio ostile di letture mancate, di prose mai pronunciate, di rose mai colte. Bellezza dell’Aurora, oggi il tuo ricordo affiora tra questi vicoli e, su queste note illuminate, la Città confida, per ritrovare le sue prose, pronunciare parole al balsamo, cogliere rose, rivedere, ancora una volta, le pietre sorridere come quando sorridevi tu, convinta amante di queste pietre, di questi boschi, di queste alture mistiche e sognanti”.

Tutti a Piedimonte allora, in viaggio fra le grandi bellezze. Ci vediamo mercoledì 1 giugno, dalle ore 19 alle ore 24, a partire dal quartiere San Domenico, tutti a condividere la quinta edizione di IlluminArti.

QUI la pagina facebook dell’evento



di Vincenzo Nisio - tutti i diritti riservati

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