Olivicoltura, un manuale indispensabile


L'olivicoltura sta subendo un profondo cambiamento, la produzione delle realtà olivicole si distingue sempre di più e la qualità del prodotto è in effettiva crescita. E' un dato che riscontro da qualche anno, il trend è in crescita ma c'è bisogno di lavorare ancora tanto.

Nonostante questo breve accenno di positività occorre evidenziare ancora una carenza riguardo le tecniche agronomiche e talvolta qualche difficoltà nella gestione dell'oliveto per la produzione di oli di qualità. Spesso infatti non si ricorre al "tecnico di campo", l'agronomo o il perito agrario, e si improvvisa commettendo degli errori anche gravi. C'è anche da sottolineare che tutto il lavoro che svolge l'olivicoltore il più delle volte non ottiene una equa remunerazione, i prezzi bassi allo scaffale e la poca cultura del consumatore sono segni evidenti di un grande malessere.

L'olivicoltore è colui che si assume grandi responsabilità e rischi, dagli eventi climatici a quelli patogeni, in particolare la mosca olearia. Un grande lavoro che deve essere svolto con consapevolezza e che vede al centro un'altra figura importante: il frantoiano, colui che ha il gravoso compito dell'estrazione dell'olio da frutti mediante la frangitura. Una figura professionale questa, ancora sottovalutata rispetto alla grande responsabilità che assume.

Ho fatto questa breve premessa perché oggi voglio consigliarvi un manuale che molti di voi conosceranno già, si tratta di un libro scritto da Barbara Alfei, Giorgio Pannelli e Antonio Ricci e nel quale sono contenute una serie di nozioni tecniche necessarie per gestire al meglio il proprio uliveto o per progettarne uno nuovo. Il titolo è Olivicoltura. Coltivazione, olio e territorio.


L'obiettivo, si legge dalla prefazione, è quello di presentare un quadro organico di elementi conoscitivi a quanti operano a diverso titolo  nel settore, proponendo una lettura di tipo non solo informativo, ma anche formativo. Si va dalla storia alle tradizioni fino ai tempi moderni, dalle caratteristiche della pianta, del frutto, dell'olio, alla compatibilità ambientale fino alla progettazione di un nuovo oliveto e quindi al germoplasma, al vivaismo e alla piantagione. Dagli interventi al terreno, alla gestione del suolo, alla concimazione, all'irrigazione fino agli interventi sulla pianta, le potature la raccolta, la difesa e il biologico. Non si trascura il miglioramento della qualità delle produzioni, dalle pratiche agronomiche fino ai processi di estrazione, filtrazione, conservazione e quant'altro e valutazione e valorizzazione. Uno sguardo interessante anche all'olivicoltura da mensa e ai sottoprodotti dell'oliveto e del frantoio.

E' un libro davvero molto interessante perchè offre anche diversi spunti di riflessione, per esempio sulla questione della elevata qualità e tipicità degli oli che sono il vero traguardo di un olivicoltore anche sul piano dei risultati economici.


di Vincenzo Nisio - tutti i diritti riservati



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