La
presentazione ufficiale è avvenuta ieri sera, nella splendida cornice dell’azienda
agricola Quercete, a San Potito Sannitico, in provincia di Caserta. Una serata
magica, davvero molto bella e interessante, che mi ha colpito in maniera
particolare perché ciò che stava “rinascendo” in quei momenti era uno dei prodotti
più antichi del Matese: il Pallagrello bianco. Questo vino che già dal nome, PallagRÉ, ricorda proprio il re Ferdinando IV di Borbone e il suo
grande amore per questo prodotto e per il cibo, e che in qualche modo riprende
a vivere proprio nelle terre in cui è nato già prima del 1700. Abbiamo
assaggiato la prima annata, il 2017, guidati dai tecnici della FISAR (Federazione Italiana Sommelier,
Albergatori, Ristoratori) che ne hanno evidenziato le grandi peculiarità al
pubblico presente. Davvero molto entusiasti, tutti i partecipanti, più o meno
esperti, hanno apprezzato la grande personalità che esprime il Pallagrello
bianco.
Notizie
tecniche e agronomiche sono state ben dettagliate dall’enologo dell’azienda
dott. Vincenzo Coppola che questo vino lo ha creato, con dedizione e professionalità. Coppola, che ha ricevuto diversi
apprezzamenti per il lavoro svolto, ha dato diversi spunti sulle
caratteristiche dei terreni dell’azienda Quercete, di come sono composti e che
rapporto c’è tra vigna, vino e suolo. Perché la qualità viene dal DNA dell’albero
ma anche dalla struttura del terreno, dal clima e da alcune “necessità” che il
vitigno richiede. Il suolo certamente può conferire alla struttura del vino un
certo tipo di carattere e in parte anche al bouquet di base. Argomenti tecnici,
vero, ma aspetti molto interessanti dai quali non si può prescindere se si
vuole fare la differenza.
La serata si
è poi avviata con la degustazione dei salumi
ed i formaggi dell’azienda Quercete.
L’azienda alleva pecore di razza Laticauda,
conosciuta per la grande qualità del latte e dei formaggi che si producono
direttamente in azienda, e il suino di razza casertana (conosciuto come nero
casertano) dal quale si ricavano salumi di grande valore. Da poco sono stati
introdotti in azienda anche bovini di razza Bruna Italiana (in passato
denominata Bruna Alpina) che producono un latte di grande qualità, fra i
migliori per la caseificazione e la produzione dei formaggi in particolare del
Caciocavallo di Bruna che abbiamo avuto modo di apprezzare.
In una
serata così elegante, con sottofondo di musica strumentale del Settecento, non
potevano mancare gli abbinamenti di un grande chef stellato come Renato Martino, patron del Ristorante Vairo del Volturno
a Vairano Patenora, in provincia di Caserta. Sono rimasto personalmente e
piacevolmente colpito dai tanti piccoli assaggi, dal pesce crudo ai piatti della
tradizione rivisitata con prodotti davvero di altissima qualità. Ogni piatto
una nuova emozione abbinata al PallagRÉ,
insomma, una bella serata.
L’azienda
agricola Quercete è una realtà in forte crescita ed espansione, è il buon
esempio di un’impresa che riesce a diversificare i propri investimenti
rendendoli produttivi e vincenti. Evidentemente funziona, valorizza le persone,
i lavoratori e rende il buon valore della meritocrazia uno strumento utile. Che
dire, oltre le mie personali congratulazioni, un grosso in bocca al lupo per il
futuro.
Società agricola Quercete
Strada provinciale per Gioia
Sannitica
81016 – San Potito Sannitico
(Ce)
Tel. 348 5638420
di Vincenzo Nisio - tutti i diritti riservati
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