Mi rivolgo al produttore

Molti pensano che sia extravergine, ma evidentemente la cultura dell’olio deve cambiare. L’olivicoltore lo pretende che il suo olio sia extravergine, è questo il punto su cui ragionare, pensa che l’olio rientra di diritto nella categoria merceologica solo perché non ha effettuato trattamenti ed ha concimato solo con organico. Sono a dirlo apertamente, che nessuno me ne voglia, anzi, sono aperto e pronto a confrontarmi magari. Lo dico perché con qualunque olivicoltore parlo, il suo olio è il migliore extravergine, non ce ne sono altri, senza fare analisi chimica e organolettica, non serve; poi lo assaggio e mi rendo conto che ha mille difetti. Allora? Mi guardano come a volermi dire: ma cosa stai dicendo! Non ti credo! Tu che ne sai! Il nostro territorio ha enormi potenzialità, ma senza il buonsenso e la voglia di migliorarsi e di aprirsi purtroppo non c’è futuro. Siamo un territorio che vuole l’IGP, mi sono impegnato in prima persona, ma c’è bisogno che tutti percorrano la stessa strada. A Buonolio Salus Festival ne parleremo ampiamente, sarà argomento da affrontare perché dobbiamo calarci nel territorio e tirare fuori  le criticità che ci limitano. Dopodiché dobbiamo lavorare sodo per migliorarci e proporci.

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