La storia, la guerra, i segni indelebili e profondi di chi è
sopravvissuto e la nostra fortuna di avere l’opportunità di conoscere le
vicende del passato che sono parte integrante della nostra cultura. Ognuno
dovrebbe conoscerne i dettagli, le testimonianze, i volti, ognuno dovrebbe
conoscere la memoria di quegli uomini che hanno compiuto una vita straordinaria
e talvolta gesti di grande umanità.
Volti dimenticati, è questo il titolo del libro di Aldo Cavallo - giornalista e scrittore campano - che mi ha colpito proprio perché davvero oggi si pensa ad altro, perché davvero siamo distratti da una vita frenetica che stravolge l’attenzione dalla conoscenza del nostro “io” e che ci fa dimenticare chi siamo stati e quindi chi siamo oggi. Il libro raccoglie alcune testimonianze ed offre un vero e proprio spaccato di vita ai tempi della seconda guerra mondiale, otto storie vere accadute nel territorio casertano frutto di ricerche, dettagli ed interviste dirette ai protagonisti. Anche la storia del nonno dell’autore, prigioniero all’isola di Creta dopo l’armistizio del 1945, che per comunicare con la propria moglie Erminia manda una grossa quantità di messaggi racchiusi in bottiglia affidandosi al mare. Una di queste bottiglie giunse alla moglie.
Volti dimenticati, è questo il titolo del libro di Aldo Cavallo - giornalista e scrittore campano - che mi ha colpito proprio perché davvero oggi si pensa ad altro, perché davvero siamo distratti da una vita frenetica che stravolge l’attenzione dalla conoscenza del nostro “io” e che ci fa dimenticare chi siamo stati e quindi chi siamo oggi. Il libro raccoglie alcune testimonianze ed offre un vero e proprio spaccato di vita ai tempi della seconda guerra mondiale, otto storie vere accadute nel territorio casertano frutto di ricerche, dettagli ed interviste dirette ai protagonisti. Anche la storia del nonno dell’autore, prigioniero all’isola di Creta dopo l’armistizio del 1945, che per comunicare con la propria moglie Erminia manda una grossa quantità di messaggi racchiusi in bottiglia affidandosi al mare. Una di queste bottiglie giunse alla moglie.
Volti dimenticati da chi? E perché?
Ero alla presentazione del libro sabato 22 novembre presso la sede dell’Associazione Storica del Medio Volturno,
mentre scorrevano le immagini e le parole stimolanti dei docenti mi guardavo
intorno e mi accorgevo, quasi imbarazzato, della mancanza di giovani, di ragazzi, di studenti o anche di persone più
adulte. E’ qui che voglio porre l’attenzione, in una sala piena di persone
non c’erano giovani, non c’erano giovani.
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