L’impegno è di tutti e tutti “sembra”
che si impegnano: enti, associazioni, professionisti, produttori, perfino i
consumatori. Si festeggia l’olio, si fanno sagre, eventi, si parla e si
riparla, tutti ne sanno più dell’altro, tutti che propongono una soluzione,
sanno tutto del mondo oleario, si discute. Ma poi?
La Verticilliosi dell’olivo si propaga negli uliveti. Attenzione a non confondersi, i sintomi sono simili a quelli della Xylella fastidiosa
Riceviamo in questi giorni molte segnalazioni da olivicoltori
preoccupati per il disseccamento di foglie, rami e branche di ulivi. Molti sono
preoccupati a seguito della grave fitopatia che ha colpito gli ulivi del
Salento: la Xylella fastidiosa, anche perché
sembra che nei mesi di ottobre e novembre 2014 sono state importate sul
territorio casertano quintali e quintali di olive dalla Puglia e questo
potrebbe aver favorito l’introduzione del batterio Xylella attraverso insetti
vettori rappresentati principalmente da Cicaline (es. Cicadella viridis e Philaenus spumarius). In realtà, per il
momento non c’è da preoccuparsi ma
certamente è bene tenere a bada gli ulivi perché potenzialmente la Xylella
fastidiosa potrebbe presentarsi.
Expo: la grande fiera dei cibi che non fanno bene alla salute? Un video del professor Franco Berrino per riflettere
Quando a parlare è il dottor Franco Berrino, epidemiologo – direttore
del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva presso l’Istituto
Nazionale dei Tumori di Milano, ci si ferma a riflettere. Almeno un attimo.
Siamo tutti pronti per Expo, non ci sono dubbi e la curiosità è davvero tanta,
ed è talmente grande da trascurare involutamente tutti gli altri aspetti che
forse sono anche più importanti.
Cosa succede se gli ulivi vengono potati da operatori professionisti?
La potatura degli ulivi è un’arte ed anche imparare a potare è un’arte.
Non tutti ci riescono, non tutti sono capaci di parlare con gli ulivi e spesso
si finisce ad essere tagliatori di legna. Per fortuna c’è chi ha una diversa
visione di questa pratica e ne vuole sapere di più, vuole approfondire e
migliorarsi.
Abbiamo organizzato un corso professionale di potatura, a Marzo, e fra
i partecipanti c’era anche Matteo Cinquedita, titolare – insieme a Domenico D’Orsi
– della Tenuta San Michele, nel
Comune di Alife in provincia di Caserta. Scenario: il Matese, dove
gli ulivi non mancano, ci sono sempre stati. Ho visitato l’uliveto appena
finito di potare da Matteo
e mi sono subito reso conto del grande lavoro effettuato, gli alberi hanno
ripreso la loro luce e il loro senso dall’abbandono in cui versavano fino a
pochi mesi fa.
Olio. Registro Sian dal 1° Luglio 2015
Presentato, qualche giorno fa, il nuovo registro telematico per il
carico e scarico dell'olio. Pubblicata sul Portale Sian una la “guida alla predisposizione dei file di
upload per l’aggiornamento del registro di carico/scarico” dove si possono
reperire informazioni utili alla compilazione, su chi deve compilarlo, quando
compilarlo e altre utili notizie. Potete scaricare la guida QUI.
L'intera gamma degli extravergini si differenzia da Esselunga con l'evidenza dei Grandi Oli. Si può fare
Si parla molto delle differenze fra gli oli extravergini in commercio,
se ne fa una questione di salute per la forte presenza nell’olio di alcuni componenti
e se ne fa una questione di prezzi differenti. E’ la cultura di prodotto che si
fa spazio, stiamo crescendo ed è giusto che se ne parli, in maniera
costruttiva. La differenza fra gli oli extravergini c’è ed Esselunga ne da espressamente
evidenza riservando una sezione agli oli di qualità e tipici, alle eccellenze. I Grandi Oli.
Quando ho visto quello scaffale e dopo aver osservato per qualche minuto
il comportamento di alcune persone mi sono reso conto che il consumatore non è affatto ignorante ma è capace di poter
distinguere e saperlo fare bene. Si può
fare cultura dell’olio anche attraverso il supermercato e la grande distribuzione,
si può fare corretta informazione e si può essere trasparenti, serve solo
lungimiranza e un po’ di buonsenso e voglia di fare le cose. Il consumatore va
educato – non c’è dubbio – ma lo si può fare anche attraverso l’apposizione di
uno scaffale con gli oli eccellenti, aiutandolo a scegliere in maniera
consapevole. E’ lodevole e lungimirante quanto fa Esselunga, mi piace e mi complimento con loro sperando che l’esempio
possa stuzzicare anche le altre esemplari attività.
Alcuni claims alimentari per valorizzare l’extravergine di qualità. Perché nessuno appone in etichetta queste indicazioni salutistiche?
Trovare soluzioni per diversificare l’extravergine di qualità e per
giustificare la differenza di prezzo che c’è fra gli oli extravergini di oliva in
commercio non è affatto semplice. Ma neanche impossibile. Ci sono infatti
alcuni “strumenti” che ogni olivicoltore può utilizzare per comunicare
l’eventuale differenza del suo prodotto, a patto che il suo extravergine abbia
determinate caratteristiche e requisiti. Al Buonolio Salus Festival 2015
abbiamo affrontato il problema della classe merceologica, è tutto extravergine
e per il consumatore non c’è alcuna differenza nella qualità. Invece non è
così, ci sono differenze anche sostanziali, soprattutto per quanto riguarda
polifenoli e tocoferoli (potete approfondire QUI).
Questo significa che sullo scaffale si possono trovare oli extravergini salutari con valori di 600 ppm di
biofenoli e oli extravergini che hanno valori nettamente inferiori.
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