Trovare soluzioni per diversificare l’extravergine di qualità e per
giustificare la differenza di prezzo che c’è fra gli oli extravergini di oliva in
commercio non è affatto semplice. Ma neanche impossibile. Ci sono infatti
alcuni “strumenti” che ogni olivicoltore può utilizzare per comunicare
l’eventuale differenza del suo prodotto, a patto che il suo extravergine abbia
determinate caratteristiche e requisiti. Al Buonolio Salus Festival 2015
abbiamo affrontato il problema della classe merceologica, è tutto extravergine
e per il consumatore non c’è alcuna differenza nella qualità. Invece non è
così, ci sono differenze anche sostanziali, soprattutto per quanto riguarda
polifenoli e tocoferoli (potete approfondire QUI).
Questo significa che sullo scaffale si possono trovare oli extravergini salutari con valori di 600 ppm di
biofenoli e oli extravergini che hanno valori nettamente inferiori.
Ma che cos’è l’idrossitirosolo
L’idrossitirosolo è un
polifenolo. I polifenoli sono antiossidanti naturali presenti nelle piante.
L’idrossitirosolo è uno dei principali polifenoli attivi contenuto nell’olio
extravergine di oliva, oltre che esplicare un’azione diretta antiossidante -
responsabile tra l’altro della corretta conservazione dell’olio nel tempo -
agisce attivando la risposta antiossidante cellulare promuovendo il ripristino
del corretto equilibrio ossidativo e riducendo così i danni dovuti alla
produzione eccessiva (o alla minor rimozione) dei radicali liberi.
L’idrossitirosolo è una molecola piccola e presenta una buona biodisponibilità
nell’organismo e viene facilmente assorbito nel tratto
gastrointestinale.
E non è tutto. Quante volte avete letto “fonte di vitamina E” su una etichetta? A me
capita spesso e devo dire che fa un certo effetto. Anche questa indicazione può
essere riportata in etichetta, a condizione che l’olio contenga almeno 80
mg/1000 g di alfa tocoferolo. Anche in questo caso va certificato il contenuto
di alfa tocoferolo mediante analisi. L’espressione utilizzabile è la seguente: fonte di vitamina E. La vitamina E
contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
Infine, ci sarebbe un’ultima indicazione da poter apporre
in etichetta che è la seguente: la sostituzione nella dieta dei grassi
saturi con grassi insaturi contribuisce al mantenimento di livelli normali di
colesterolo nel sangue. L’acido oleico è un grasso insaturo. Dico “ci
sarebbe” perché l’indicazione fornita dal regolamento non è molto chiara, o
meglio, è generica e non si riferisce specificamente all’olio d’oliva (vedi immagine sotto).
Tuttavia,
considerato che l’olio da olive extravergine è il più ricco di grassi insaturi
fra gli oli vegetali, credo che comunque possa essere indicata in etichetta,
magari specificando e precisando che si tratta di olio extravergine di oliva.
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