Preparate il sapone all'olio da olive

Dunque….
280 gr di acqua preferibilmente distillata,
1 kg d’olio extra-vergine d’oliva…
134 gr di soda caustica
cucchiai di legno, recipienti…frullatore ad immersione, stampi, olio di karité, cocco, girasole…
Ci siamo, l’esperimento piò iniziare!
No, no tranquilli, non ho anche code di rospo, occhi di lucertole e penne di gallina, nessun magheggio anche se… di magia si tratta.
L’avreste mai detto che dall’olio d’oliva può derivare la pulizia della vostra biancheria di casa, l’igiene personale, la bellezza del vostro viso?
Si, lo so è strano, eppure il miglior sapone è quello ricavato dal nostro amato olio.
Seguitemi, vi svelerò dei segreti.

La maggior parte di noi conosce la città di Aleppo per tristi fatti di cronaca internazionale ma pochi sanno che nella città siriana nacque il più naturale dei saponi esistenti in commercio, biodegradabile al 100%, anallergico ed adatto a qualsiasi tipo di pelle, efficace come antiforfora, contro eczemi, psoriasi e tarme. Il sapone di Aleppo, prodotto solo con olio di oliva e olio di alloro viene ancora oggi fabbricato in maniera artigianale secondo una ricetta che si tramanda da secoli: la prima testimonianza risale addirittura al 280 a.c.. Ad Aleppo il sapone veniva utilizzato nei bagni turchi prima del classico massaggio, e lasciato riposare sul viso per 3/4 minuti con un effetto del tutto simile a quello di una moderna maschera cosmetica.
In novembre, dopo il raccolto, nei vecchi suq della città, l’olio di oliva viene cotto in vecchia calderoni di pietra per alcuni giorni con l’aggiunta di soda estratta dal sale marino e, al termine di questa cottura, vengono aggiunte le bacche di alloro, che conferiscono al sapone il suo particolare profumo.
Dopo questo procedimento il sapone viene tagliato in panetti e lasciato essiccare per un periodo di circa 10/12 mesi. E’ proprio l’essiccazione naturale e l’ossidazione prodotta al contatto con l’aria a dare al sapone la sua particolare coloritura. La sua lavorazione è una tradizione che risale all'antichità, perpetuata generazione dopo generazione.

Alla fine della cottura, durante il raffreddamento, viene aggiunto l'olio d'alloro, il cui compito è quello di profumare e di arricchire il sapone. La qualità del sapone dipenderà dalla quantità di olio d'alloro utilizzato, che può giungere al 60%. I saponi, che sono ancora di colore verde, vengono messi in impalcature a forma di torre, dove vengono lasciati a maturare all'aria fresca per non meno di dodici mesi. Gli arabi avevano creato dei saponi molto fini, profumati con essenze di origine vegetale che, dall'800 d.C., sull'onda dell'espansione araba si diffusero in tutto il bacino mediterraneo, raggiungendo la Spagna e la Sicilia. Grazie ai crociati questi saponi vennero portati in Occidente. In alcuni paesi, quali la Spagna, l'Italia e la Francia, venne rielaborato il modo di fare il sapone, utilizzando altri elementi al posto degli olî d'oliva e d'alloro e impiantati i primi saponifici in Castiglia (Spagna) e in Italia (SavonaVenezia), poi in Francia, dove nacque il sapone di Marsiglia, che deriva direttamente da quello di Aleppo.

Anche il sapone di Marsiglia è costituito solo da ingredienti naturali ossia soda e olio d’oliva, “sodium olivate” ed è un ottimo alleato della casa, dell’igiene e del bucato. Ma non è noto che è anche un rimedio naturale per i capelli secchi e sfibrati; un impacco di sapone, olio d’oliva, germe di grano e mandorle dolci può sostituire il miglior parrucchiere della vostra città e donare lucentezza alla vostra chioma. Anche le pelli grasse o con tendenza all’acne possono trovare nel sapone di Marsiglia una valida soluzione, consigliata anche da molti dermatologi. Un sapone di Marsiglia puro al 100% possiede proprietà lenitive e contribuisce a riequilibrare il Ph della pelle, prevenendo anche irritazioni e allergie.

Se volete, dunque, un sapone bio al cento per cento naturale che abbia come ingrediente principale l’olio d’oliva, proprio come nel caso del Sapone di Aleppo, potete prepararvelo direttamente in casa. Massima attenzione a una cosa, però: la soda caustica è un materiale pericoloso, da maneggiare con estrema cura, quindi è assolutamente indispensabile portare sempre guanti di gomma, occhialini e indossare una mascherina per riparare il naso e la bocca dal vapore che la soda produce quando viene diluita. Quindi sarebbe meglio preparalo in un ambiente arieggiato o vicino a una finestra aperta.

I metodi per preparare il sapone fatto in casa sono due: a caldo e a freddo.
Vediamo quello a freddo. Vi occorrono:
  • 280 gr di acqua preferibilmente distillata
  • 1 kg d’olio extra-vergine d’oliva
  • 134 gr di soda caustica
  • Oli essenziali (lavanda, girasole, karitè, etc.)

Procuratevi una bilancia elettronica perché serve precisione nelle dosi, dei cucchiai di legno, recipiente in pirex resistente al calore per la soda o di acciaio inox, un frullatore ad immersione, dei contenitori di plastica o altri stampi, anche di legno, oli essenziali. Un suggerimento: per non danneggiare gli stampi dovete evitare di utilizzare stampi di alluminio, stagno, ferro, ghisa, pentole e contenitori ricoperti di materiali antiaderenti, schiume plastiche tipo il polistirolo e tutti i materiali verniciati.

Dunque, una volta mescolata la soda all'acqua (e non il contrario!) si aspetta la reazione e si versa il composto direttamente nell'olio, poi col minipimer si frulla fino ad ottenere il "nastro", cioè quella fase in cui l'olio a contatto con la soluzione caustica diventa sapone cremoso e quindi pronto per essere versato nello stampo. Versate a questo punto anche l’olio essenziale o, se preferite, i fiori secchi. Per dare la forma desiderata si possono usare i classici stampi in silicone o una semplice scatola rivestita con carta forno. Sformare e lasciar stagionare per almeno 40 giorni.

Il risultato è un sapone ricchissimo di principi attivi propri dell'olio di oliva, quindi oltre alla normale funzione detergente, questo sapone darà nutrimento e protezione alla pelle. Per una migliore comprensione del procedimento vi rimando ad un link che trovo molto interessante (QUI).
Buon olio e buon sapone a tutti!


di Giovanna Mastrati - tutti i diritti riservati

1 commento:

  1. Ormai è un ricordo preparare del sapone in casa, mia mamma lo faceva ma con grasso del maiale perché ai tempi dalle nostre parti, l'olio di oliva era un qualcosa di speciale, nemmeno non si pensava di preparare del sapone, ma comunque riusciva ad ottenere del buon sapone per lavare il bucato. Ora non lo fanno più, anche perché sono di una certa età ma ci si aggiustava un pò con tutto in casa. Sicuramente all'olio d'oliva si ottiene una morbidezza in più e poi profumato, anche più piacevole per la pelle. Comunque buono a sapere ! Buona domenica !

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