RAGIONE
N. 2
La
singolare affinità fra l'olio extra-vergine di oliva e le nostre cellule
Nell'olio extravergine di oliva sono contenuti circa due grammi (2000
milligrammi) di acqua per kg. Questo dato, che tra tutti gli oli vegetali
caratterizza soltanto l'olio vergine di oliva, può essere spiegato in questi
termini:
- circa 0,5 grammi di acqua sono legati ai componenti idrofilici e anfifilici dell'olio; questa acqua può essere considerata come “solubile”, cioè disciolta nell'olio.
- i rimanenti 1–1,5 grammi di acqua sono dispersi in goccioline con diametro inferiore al decimo di micron (decimillesimo di millimetro!), così piccole da non essere separabili né per centrifugazione né per filtrazione. Un grammo di acqua dà luogo, a queste dimensioni, a decine di miliardi di microgocce. Se fossero visibili, i nostri occhi percepirebbero l'olio extra-vergine di oliva come velato da una fittissima nebbia di microgocce di acqua. Tutto ciò ci autorizza a definire l'olio extravergine di oliva come una microemulsione di acqua-in-olio.
C'è poi una seconda considerazione da fare ed è la somiglianza e
affinità dell'olio extravergine di oliva con le pareti delle cellule del nostro
organismo, anch'esse formate da sistemi di componenti idrofilici, lipofilici e
anfifilici, che hanno il compito di selezionare tutto ciò che entra e che esce dalle
cellule del nostro corpo. Nessun altro olio vegetale ha componenti idrofilici
dispersi né può vantare questa singolare affinità fra i suoi costituenti e i
meccanismi più intimi e vitali del nostro metabolismo cellulare.
di Claudio Peri - tutti i diritti riservati
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