Un piccolo resoconto del Buonolio Salus Festival

Si è appena conclusa la terza edizione del Festival e già si pensa al prossimo appuntamento, nel 2017. Siamo fieri, entusiasti, soddisfatti per aver dato il massimo, per averci messo l’ingrediente più semplice: l’amore. E se è vero che l’amore può cambiare il mondo, questa è la strada giusta e noi continuiamo a percorrerla perseverando. Siamo riusciti a dare la nostra visione diversa dell’olio estratto dalle olive, mediante la cultura e con momenti davvero interessanti, ricevendo consensi e appoggio morale per il futuro. Grandi artisti come Silvano D’Orsi, Antonio Nisio e Giovanna D’Ausilio hanno esposto le loro opere, raccontando attraverso l’arte, con forme insolite, l’ulivo, il paesaggio e la storia. Siamo stati bene, in una location del tutto attinente alla rassegna: il Museo Civico Raffaele Marrocco (MuCiRaMa), diretto dalla ottima dottoressa Raffaella Martino.

La nostra storia è stata segnata dalla produzione dell'olio da olive. Così, quando si parla di cultura del territorio, si parla anche di cultura dell'olio: una cultura radicata e condivisa da diversi popoli, per i quali l'ulivo è sempre stato oggetto di cure amorevoli e simbolo di valori preziosi. Il nostro vuole essere un Festival semplice, aperto a confronti seri; nessuno è il primo, siamo tutti individui speciali pronti a dare qualcosa agli altri, vogliamo essere felici, ridere, conoscerci, condividere e partecipare. Vogliamo dare valore anche alla vita, nel senso stretto del termine. Spero siamo riusciti a trasmettere questo.

Abbiamo fatto cultura dell’olio con i tanti consumatori curiosi di conoscere l’extravergine di qualità, quello autentico e lo stesso abbiamo fatto con i tantissimi bambini che hanno partecipato con immensa attenzione alla conoscenza, con la lettura del libro “La grande storia dell’ulivo” dell’autore pugliese Cosimo Damiano Guarini e del gioco GirOlive. Momenti straordinari di comunicazione con loro che sono il nostro futuro. Non sono mancati momenti di dialogo e confronto con il mondo della ristorazione e con il mondo della pizza, tantissimi gli operatori del settore che hanno partecipato condividendo il nostro progetto. Abbiamo lanciato per loro nuove idee, con I Templari del Gusto, nuovi progetti e nuova linfa.

Con personalità eccellenti del mondo dell’olio, massimi esperti del settore, abbiamo dialogato affrontando in pieno con olivicoltori, frantoiani e operatori del settore il tema “L’olio che verrà” scelto per questa terza edizione. Abbiamo avuto il grande piacere di ospitare grandi innovazioni come RevOILution e Aristoleo che ci hanno permesso quantomeno di dare un’occhiata al futuro, a ciò che serve per valorizzare l’olio da olive. Colgo l’occasione di ringraziare a nome mio e di tutta l’Associazione Cultura Buonolio  Alberto Grimelli, Giorgio Pannelli, Piero Palanti, Cosimo Damiano Guarini, Tereza Koulaktsi, Antonio Pagliaro, Francesco Travaglini, Antonio Leonelli, Mimmo La Vecchia, Salvatore D’Agostino e Monica Arzillo. Ringrazio ancora Franco Arminio, Gianfrancesco D’Andrea, Pasquale di Lena, Vincenzo Cappello, Pietro Andrea Cappella e Michelangelo Raccio.

Il pranzo oliocentrico infine, ha permesso ai numerosissimi partecipanti di apprezzare e conoscere gli oltre 60 autentici extravergini provenienti da tutta Italia, abbinandoli ai piatti proposti dagli chef de La Tour D’Argent. Li presenteremo tutti, in un prossimo articolo.

Abbiamo avuto una bella spinta ad andare avanti, parlando di identità e ritorno al paesaggio nonostante l'estrema stanchezza. C’è un grande bisogno di ritornare alle origini, paradossalmente l’era moderna ci fa stare più male che bene. Ci allontaniamo continuamente e sempre di più dalla nostra identità e quindi da ciò che siamo. Siamo assenti, anche se sempre più connessi all’altro mondo, quello costruito dalle industrie, dal consumismo, dal potere; quello che in realtà, proprio non ci appartiene. Franco Arminio, nel suo intervento, si è mostrato molto ottimista per i territori interni, quelli che sono rimasti “indietro”. Siamo dunque fiduciosi, ne riparleremo alla prossima edizione.


Qualche immagine della terza edizione del Festival


 

 

 

 

 




di Vincenzo Nisio - tutti i diritti riservati

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