Dunque….
280 gr di acqua preferibilmente distillata,
1 kg d’olio extra-vergine d’oliva…
134 gr di soda caustica
cucchiai di legno, recipienti…frullatore ad immersione, stampi, olio di
karité, cocco, girasole…
Ci siamo, l’esperimento piò iniziare!
No, no tranquilli, non ho anche code di rospo, occhi di lucertole e
penne di gallina, nessun magheggio anche se… di magia si tratta.
L’avreste mai detto che dall’olio d’oliva può derivare la pulizia della
vostra biancheria di casa, l’igiene personale, la bellezza del vostro viso?
Si, lo so è strano, eppure il miglior sapone è quello ricavato dal
nostro amato olio.
Seguitemi, vi svelerò dei segreti.
In novembre, dopo il raccolto, nei vecchi suq della città, l’olio di
oliva viene cotto in vecchia calderoni di pietra per alcuni giorni con
l’aggiunta di soda estratta dal sale marino e, al termine di questa
cottura, vengono aggiunte le bacche di alloro, che conferiscono al sapone
il suo particolare profumo.
Dopo questo procedimento il sapone viene tagliato in panetti e
lasciato essiccare per un periodo di circa 10/12 mesi. E’ proprio l’essiccazione
naturale e l’ossidazione prodotta al contatto con l’aria a dare al
sapone la sua particolare coloritura. La sua lavorazione è una tradizione che
risale all'antichità, perpetuata generazione dopo generazione.
Alla fine della cottura, durante il raffreddamento, viene aggiunto
l'olio d'alloro, il cui compito è quello di profumare e di arricchire il
sapone. La qualità del sapone dipenderà dalla quantità di olio d'alloro
utilizzato, che può giungere al 60%. I saponi, che sono ancora di colore verde,
vengono messi in impalcature a forma di torre, dove vengono lasciati a maturare
all'aria fresca per non meno di dodici mesi. Gli arabi avevano
creato dei saponi molto fini, profumati con essenze di origine vegetale che,
dall'800 d.C.,
sull'onda dell'espansione araba si diffusero in tutto il bacino mediterraneo,
raggiungendo la Spagna e la Sicilia.
Grazie ai crociati questi saponi vennero portati in Occidente. In alcuni paesi,
quali la Spagna, l'Italia e la Francia, venne rielaborato il modo di fare il
sapone, utilizzando altri elementi al posto degli olî d'oliva e d'alloro e impiantati
i primi saponifici in Castiglia (Spagna) e in Italia (Savona, Venezia),
poi in Francia,
dove nacque il sapone di Marsiglia, che deriva
direttamente da quello di Aleppo.
Anche il sapone di Marsiglia è costituito solo da ingredienti
naturali ossia soda e olio d’oliva, “sodium olivate” ed è un ottimo alleato
della casa, dell’igiene e del bucato. Ma non è noto che è anche un rimedio
naturale per i capelli secchi e sfibrati; un impacco di sapone, olio d’oliva,
germe di grano e mandorle dolci può sostituire il miglior parrucchiere della
vostra città e donare lucentezza alla vostra chioma. Anche le pelli grasse o
con tendenza all’acne possono trovare nel sapone di Marsiglia una valida
soluzione, consigliata anche da molti dermatologi. Un sapone di Marsiglia puro
al 100% possiede proprietà lenitive e contribuisce a riequilibrare il Ph della
pelle, prevenendo anche irritazioni e allergie.
Se volete, dunque, un sapone bio al cento per cento naturale che
abbia come ingrediente principale l’olio d’oliva, proprio come nel caso
del Sapone di Aleppo, potete
prepararvelo direttamente in casa. Massima attenzione a una cosa, però:
la soda caustica è un materiale pericoloso, da maneggiare con
estrema cura, quindi è assolutamente indispensabile portare sempre guanti
di gomma, occhialini e indossare una mascherina per riparare il naso e la
bocca dal vapore che la soda produce quando viene diluita. Quindi sarebbe
meglio preparalo in un ambiente arieggiato o vicino a una finestra aperta.
I metodi per preparare il sapone fatto in casa sono due: a caldo e a
freddo.
Vediamo quello a freddo. Vi occorrono:
- 280 gr di acqua preferibilmente distillata
- 1 kg d’olio extra-vergine d’oliva
- 134 gr di soda caustica
- Oli essenziali (lavanda, girasole, karitè, etc.)
Procuratevi una bilancia elettronica perché serve precisione nelle
dosi, dei cucchiai di legno, recipiente in pirex resistente al
calore per la soda o di acciaio inox, un frullatore ad immersione,
dei contenitori di plastica o altri stampi, anche di legno, oli essenziali. Un
suggerimento: per non danneggiare gli stampi dovete evitare di utilizzare
stampi di alluminio, stagno, ferro, ghisa, pentole e contenitori ricoperti di
materiali antiaderenti, schiume plastiche tipo il polistirolo e tutti i
materiali verniciati.
Dunque, una volta mescolata la soda all'acqua (e non il contrario!) si
aspetta la reazione e si versa il composto direttamente nell'olio, poi col
minipimer si frulla fino ad ottenere il "nastro", cioè quella fase in
cui l'olio a contatto con la soluzione caustica diventa sapone cremoso e quindi
pronto per essere versato nello stampo. Versate a questo punto anche l’olio
essenziale o, se preferite, i fiori secchi. Per dare la forma desiderata si possono usare i classici stampi in silicone o
una semplice scatola rivestita con carta forno. Sformare e lasciar stagionare
per almeno 40 giorni.
Il risultato è un sapone ricchissimo di principi attivi propri
dell'olio di oliva, quindi oltre alla normale funzione detergente, questo
sapone darà nutrimento e protezione alla pelle. Per una migliore comprensione del procedimento vi rimando ad un link
che trovo molto interessante (QUI).
Buon olio e buon sapone a tutti!di Giovanna Mastrati - tutti i diritti riservati
Ormai è un ricordo preparare del sapone in casa, mia mamma lo faceva ma con grasso del maiale perché ai tempi dalle nostre parti, l'olio di oliva era un qualcosa di speciale, nemmeno non si pensava di preparare del sapone, ma comunque riusciva ad ottenere del buon sapone per lavare il bucato. Ora non lo fanno più, anche perché sono di una certa età ma ci si aggiustava un pò con tutto in casa. Sicuramente all'olio d'oliva si ottiene una morbidezza in più e poi profumato, anche più piacevole per la pelle. Comunque buono a sapere ! Buona domenica !
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