Ho letto - o meglio, riletto per la seconda volta - il libro da
collezione Libero Olio in Libero Stato,
che consiglio a tutti di leggere e specialmente a chi è incuriosito di
conoscere l'evoluzione - il presente, il passato e forse anche il futuro - di
un prodotto che in ogni caso ha fatto la storia dell'Italia e del mediterraneo.
Ne è autore Luigi Caricato, certamente uno dei maggiori esperti e cultori
dell'olivicoltura nonché ambasciatore del nostro olio nel mondo e, - come si
legge anche dall'introduzione di Daniela Marcheschi, antropologa e scrittrice - «una delle personalità più
originali della cultura e dell'imprenditoria italiana contemporanea». Ci sono lavori, come questo di Caricato, che
effettivamente vanno letti e riletti per comprenderne il senso fino in fondo, vanno
quindi giudicati con calma.
Gli oli da olive sono oramai di moda e, soprattutto, disponibili
ad ogni classe sociale. Queste poche parole raccolgono e racchiudono un mondo
di pensieri sul quale riflettere senza pregiudizi. La Spagna, ad esempio, è
diventata protagonista della scena mondiale, non solo dal punto di vista delle
quantità di prodotto. Hanno e stanno puntando molto anche sulla qualità e credo
che ne vedremo delle belle nei prossimi mesi e anni. E noi? Paese della
qualità? Paese dell’olio e dell’olivicoltura? Paese dell’eccellenza olivicola?
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