Sono sicuro che il cliente, il consumatore, è disposto a pagare 2 centesimi per un buon olio da olive, come sono sicuro che l’habitué della ristorazione di alta qualità desideri condire una buona insalata con un buon olio extravergine da olive che incide sul piatto per pochi centesimi. Io, personalmente, posso capire dal tipo di olio che utilizza il ristorante in sala la qualità delle altre materie prime. E resto anche dubitante sulla proposta del menu, perché se lo chef risparmia sull’olio presumo lo faccia anche sulle altre materie prime.
C’è tuttavia una crescita culturale ed educativa in atto,
una nutrita attenzione, la voglia di diventare consapevoli, di capire e
conoscere. C’è spazio dunque per l’olio da olive di qualità nella ristorazione,
il processo è purtroppo lento, ma qualcosa sta cambiando. La finalità de “La Carta dell’Olio” è quella di creare un
circuito di ristoranti e gastronomie di qualità, legati all’olio extravergine
da olive. La ristorazione diventa così, un vero e proprio luogo del gusto,
attraverso cui veicolare informazioni ai clienti e illustrare le qualità
organolettiche aromatiche e gustative delle varie tipologie di olio. La Carta
dell’Olio accrescerà la cultura, la conoscenza e l’impiego di questo prodotto. Il primo ristorante che ospiterà la carta dell'olio è il KataKrì di Piedimonte Matese e nella foto di apertura ve ne offro in assoluta anteprima un piccolo "assaggio". La presenteremo con una cena, Venerdì 18 dicembre alle ore 20:30, siamo pieni, non ci sono posti liberi. Segno di crescita culturale sull'olio da olive?
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